Necroforo: chi è, cosa fa, come lavorare nelle pompe funebri

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Ultimamente il settore delle onoranze funebri è cresciuto, ma soprattutto si è evoluto. E’ uno dei settori produttivi di maggior rilievo, sia dal punto di vista economico che sociale. E tra le figure professionali attualmente più richieste in Italia abbiamo quella del Necroforo (leggi articolo “14 migliori lavori e percorsi da seguire”). Scopriamo nel dettaglio chi è, quali sono le sue mansioni e quanto guadagna un operatore necroforo.

Complice “purtroppo” anche il fenomeno Covid in Italia: nel 2020 la mortalità in Italia è stata la più alta mai registrata dal Dopoguerra. Ad evidenziarlo è il rapporto ISTAT sull’impatto del Covid nel nostro paese. Nell’anno della pandemia sono stati registrati 746.146 decessi, 100.526 in più rispetto alla media 2015-2019. La mortalità ha registrato nel 2020 un aumento del 9%, rispetto alla media del quinquennio 2015-2019. Fortunatamente la situazione si è attenuata nel 2021, con l’arrivo anche del vaccino che ha portato una riduzione progressiva del rischio di infezione da SARS-CoV-2, di ricovero e di decesso.

Ma da questo fenomeno pandemico il settore funebre si è ulteriormente sviluppato: cambia ma non conosce crisi.

 

Necroforo significato e mansioni

Viene detto anche popolarmente becchino, il necroforo (dal greco nekró(s) che vuol dire “morto” e phor(eüs) che vuol dire “portatore“) si occupa di tutte quelle pratiche connesse a un decesso e svariate possono essere le sue mansioni:

  • procedure di vestizione del defunto
  • trasporto (il portantino funebre);
  • seppellimento o cremazione;  
  • anche addetto alla vendita degli arredi mortuari;
  • anche addetto all’affissione dei manifesti funebri.

Il necroforo non ha turni di lavoro prestabiliti ma viene richiesta una disponibilità anche per le chiamate notturne. D’altronde il servizio funebre deve essere attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, quindi è necessario coprire dei turni per l’intera giornata.

 

Quanto guadagna un Necroforo

Secondo quanto riportato dal portale di ricerca lavoro Jobbydoo, lo stipendio di un necroforo si aggira intorno ai 1.300€ netti al mese (fonte “Stipendio del Necroforo Jobbydoo“). La retribuzione può partire da uno stipendio minimo di 1.000€ netti al mese, mentre lo stipendio massimo può superare i 1.800€ netti al mese.

Un Necroforo senza esperienza (lavora da meno di 3 anni) può ricevere uno stipendio medio complessivo di circa 1.080€ netti al mese. Con 4-9 anni di esperienza può avere circa 1.240€, mentre un Necroforo esperto con 10-20 anni di esperienza guadagna in media 1.500€. 

 

Come diventare necroforo

Per diventare necroforo occorre la giusta preparazione tecnica e una qualifica riconosciuta. Bisogna seguire il corso necroforo, della durata di 24 ore, con esame finale da sostenere al termine del percorso.

Oltre che competenze tecniche, il profilo richiede anche delle competenze caratteriali. Deve essere cortese, discreto, ma allo stesso tempo forte e scostante con chi sta vivendo un lutto. Non deve lasciarsi trasportare dall’emotività dei parenti e dalla vista dei morti. 

Il requisiti minimi richiesti per partecipare al corso sono:

Una volta conseguito il titolo ci si può candidare presso le agenzie funebri o partecipare ai bandi di gara per necrofori emessi dai Comuni.

 

I percorsi professionali da seguire per il settore funebre

Sono 3 le figure professionali riconosciute per il lavoro pompe funebri:

Per ottenere la qualifica riconosciuta di necroforo, addetto alla trattazione affari e direttore tecnico, o per l’avvio della tua attività, TSS, dal 2009 società di formazione e consulenza per aziende e privati accreditata da Regione Lombardia, propone un servizio di consulenza completo, con professionisti del settore per il tuo percorso formativo o di autoimprenditorialità.

Vuoi aprire la tua agenzia di onoranze funebri? Leggi questo articolo “Cosa serve per aprire un’agenzia di onoranze funebri“.

Per ulteriori informazioni visita il nostro sito staging.targetsolution.it o per avere una consulenza diretta chiama al nr. verde 800 300 818 o scrivi a support@staging.targetsolution.it.

D. D. U. O 15 novembre 2022 n. 16287: le nuove indicazioni regionali per percorsi formativi per addetti all’attività funebre

Il nuovo D. D. U. O 15 novembre 2022 n. 16287 disciplina:

  • di approvare i seguenti allegati tecnici
  1. Standard formativi dei percorsi per addetti all’attività funebre
  2. Standard professionali degli addetti all’attività funebre
  • di stabilire che i percorsi formativi per addetti all’attività funebre, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. potranno essere avviai unicamente in base alle prescrizioni di cui agli Allegato 1 e 2
  • di stabilire che a chi ha conseguito il titolo di addetto al trasporto con la precedente regolamentazione (decreto n.1331 del 22 febbraio 2012) viene confermata la possibilità di operare come operatore funebre o necroforo, senza bisogno di corso di aggiornamento”
  • di stabilire che coloro i quali, con la precedente regolamentazione, hanno acquisito il titolo di operatore funebre a seguito di percorsi di 24 ore, continuano a ricoprire il ruolo previa acquisizione del titolo aggiornato ai sensi della presente regolamentazione, frequentando un percorso di aggiornamento di 12 ore con riferimento alla competenza «eseguire il confezionamento e il trasporto del feretro» entro 36 mesi dalla pubblicazione sul BURL del presente provvedimento
  • di stabilire che verranno effettuate verifiche sui percorsi erogati ed in particolare sul possesso e sulla congruità dei titoli studio dei partecipanti ai percorsi, il possesso del titolo di studio e requisito di accesso imprescindibile al percorso formativo la cui carenza comporta la nullità della certificazione acquisita

Standard formativi dei percorsi per addetti all’attività funebre

I percorsi formativi sono rivolti a cittadini italiani e a stranieri regolarmente presenti sul territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti:

  • Per l’iscrizione al percorso per “direttore tecnico” occorre avere compiuto 18 anni al momento dell’iscrizione al corso diploma di scuola secondaria di Il grado (diploma di maturità) Coloro in possesso della qualifica triennale di leFP che hanno conseguito il titolo di direttore tecnico con la precedente regolamentazione, possono continuare a operare come direttori tecnici. Coloro che hanno acquisito il titolo di direttore tecnico, possono operare anche in qualità di addetto alla trattazione di affari e come operatore funebre.
  • Per l’iscrizione al percorso di “addetto alla trattazione di affari” occorre: avere compiuto 18 anni al momento dell’iscrizione al corso diploma di scuola secondaria di I grado
  • Per l’iscrizione al corso di “operatore funebre o necroforo” avere compiuto 18 anni al momento dell’iscrizione al corso diploma di scuola secondaria di I grado

Per quanto riguarda coloro che hanno conseguito un titolo di studio all’estero occorre presentare una dichiarazione di valore che attesti il livello di scolarizzazione. La dichiarazione di valore è un documento rilasciato dalla rappresentanza diplomatico- consolare italiana nel paese al cui ordinamento appartiene la scuola che ha rilasciato il titolo. Non possono essere accettate eventuali dichiarazioni di valore rilasciate dalle rappresentanze straniere in Italia. Per i cittadini che hanno conseguito un titolo in un paese UE è sufficiente presentare la traduzione asseverata del titolo di studio rilasciata da una Autorità italiana (Tribunale, Notaio o Giudice dI Pace) a condizione che dalla medesima sI riesca a valutare Il livello d scolarizzazione. In caso contrario occorre presentare la Dichiarazione di valore.

Per gli stranieri è inoltre indispensabile una buona conoscenza della lingua italiana orale e scritta al livello A2, che consenta di partecipare attivamente al percorso formativo. Tale conoscenza deve essere verificata attraverso un test di ingresso da conservare agli atti. Tutti i requisiti devono essere posseduti e la relativa documentazione presentata all’Ente di Formazione accreditato all’inizio della frequenza del percorso formativo. In nessun caso sono ammesse deroghe. Verranno effettuate verifiche sui percorsi erogati ed in particolare sul possesso e sulla congruità dei titoli di studio dei partecipanti ai percorsi, il possesso del titolo di studio è requisito di accesso imprescindibile al percorso formativo la cui carenza comporta la nullità della certificazione acquisita.

A chi ha conseguito il titolo di addetto al trasporto con la precedente regolamentazione (decreto n. 1331 del 22/02/2012) viene confermata la possibilità di operare come operatore funebre o necroforo, senza bisogno di corso di aggiornamento.

Coloro i quali con la precedente regolamentazione hanno acquisito il titolo operatore funebre a seguito di percorsi di 24 ore, continuano a ricoprire il ruolo previa acquisizione del titolo aggiornato ai sensi della presente regolamentazione frequentando un percorso di aggiornamento di 12 ore con riferimento alla competenza “eseguire il confezionamento e il trasporto del feretro”. Gli operatori funebri hanno 36 mesi dalla data di pubblicazione del presente atto sul BURL, per adeguare la loro formazione e conseguire ‘attestato di competenza afferente al percorso di aggiornamento.

Coloro i quali sono in possesso di un attestato di operatore funebre o addetto alla trattazione affari, e sono in possesso del diploma di maturità, possono acquisire il ruolo di direttore tecnico partecipando a percorsi standard di 60 ore con il riconoscimento crediti fino a un massimo del 50% delle ore del corso.

Coloro i quali sono in possesso di un attestato di operatore funebre, possono acquisire il ruolo di addetto alla trattazione affari partecipando a percorsi standard di 36 ore con riconoscimento crediti fino a un massimo del 50% delle ore del corso.

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