“Prima lavoravo in fabbrica come operaio con un contratto a tempo indeterminato, ma sentivo qualcosa dentro di me che non andava, qualcosa che non mi appagava. Mi è sempre piaciuto stare a contatto con la gente e volevo fare qualcosa per aiutare il prossimo perchè per me non c’è cosa più bella…”.
Così si presenta Giuseppe Smaldone, nostro ex corsista che ha frequentato il corso OSS anno 2017/2018. Di origini campane, vive in provincia di Brescia, Giuseppe è un Operatore Socio Sanitario professionista presso la Poliambulanza di Brescia.Ha saputo farsi valere in poco tempo presso varie strutture socio sanitarie presenti in zona, ricevendo complimenti e meriti da parte di colleghi e responsabili di reparto.
Vi raccontiamo la sua storia attraverso questa intervista, proprio perchè Giuseppe, con la sua umiltà e una voglia di fare infinita, rappresenta per noi un esempio da seguire. Lui è il nostro nuovo caso di successo!
Ci parli del tuo lavoro?
“Io sono un Operatore Socio Sanitario che lavora dal 18 novembre 2018 presso la fondazione poliambulanza di Brescia, dipartimento Area geriatria, ma anche medicina e oncologia ”
Qual è stato il tuo percorso professionale? Da dove hai iniziato?
“Subito dopo aver terminato il corso OSS in TSS ho iniziato a lavorare presso una casa di riposo a Sarezzo. Poi sono passato alla Domus Salutis di Brescia, una casa di riabilitazione con Hospice e la Nuova Genesi (un centro di recupero sieropositivi). infine in Poliambulanza, dove ho potuto affinare le mie abilità professionali per poter assistere al meglio i pazienti”.
Perchè hai scelto di fare l’OSS?
“Prima lavoravo in fabbrica come operaio con un contratto a tempo indeterminato, ma sentivo qualcosa dentro di me che non andava, qualcosa che non mi appagava. Mi è sempre piaciuto stare a contatto con la gente e volevo fare qualcosa per aiutare il prossimo perchè per me non c’è cosa più bella. Ho iniziato a documentarmi un po’ su internet e poi ho trovato questa strada, il percorso OSS”
Quali sono i fattori che ti rendono diverso dagli altri operatori socio sanitari? Su cosa basi il tuo impegno lavorativo?
“Sul fatto che come sono a lavoro sono così anche nella vita privata: semplice, diretto, sincero. Voglio che sia sempre così, sia con i miei colleghi che con i miei pazienti”.
Hai incontrato difficoltà iniziali? Se si di che tipo?
“Per quanto mi piacesse svolgere questo ruolo, all’inizio mi sentivo completamente smarrito. Non sapevo bene come muovermi e cosa dovessi fare, tante persone che collaborano, tanti impegni, tante emergenze”.
Come hai risolto le difficoltà iniziali?
“Il tirocinio svolto durante il corso OSS mi ha aiutato ad acquisire più sicurezza, ma soprattutto a comprendere le dinamiche di questo lavoro”.
Con quali prospettive guardi al tuo futuro? Come ti piacerebbe sviluppare il tuo percorso da ora a 5 anni?
“Spero di continuare ancora in poliambulanza perchè lì sono a stretto contatto con il paziente. Ci prendiamo davvero cura delle persone e per me questa è la cosa più importante”
Come valuti la tua esperienza in TSS? Cosa ti è servito apprendere durante il corso che hai seguito?
“Se ora lavoro in Poliambulanza, lo devo soprattutto a TSS. Grazie al tirocinio che ho svolto proprio lì, durante il mio percorso formativo, mi sono fatto conoscere dal personale dove sin da subito è nata una buona intesa. Inoltre, non solo TSS mi ha dato un’ottima formazione grazie a docenti preparati, con anni di esperienza nel settore e che mi hanno dato le giuste dritte per poter lavorare, ma subito dopo aver terminato il corso formativo sono stato inserito nel loro programma di inserimento lavorativo che mi ha permesso di poter lavorare in quest’ambito sin da subito e di poter mettere in pratica quello che ho imparato”.
Che consiglio daresti a chi come te ora si approccia a voler diventare un operatore socio sanitario?
“Di essere convinto al 100% di quello che vuole fare. La soddisfazione è enorme ma solo se ci tieni davvero a quello che fai e ami con tutto te stesso il tuo lavoro. Non è un impiego come gli altri, ma se preso nel modo giusto ti ripaga di tutti i sacrifici”.