L’indicatore della situazione economica equivalente, in acronimo ISEE, è uno strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie nella Repubblica Italiana. È un indicatore che tiene conto di reddito, patrimonio (mobiliare e immobiliare) e delle caratteristiche di un nucleo familiare (per numerosità e tipologia). Da gennaio 2015 il calcolo dell’indice è revisionato in base all’articolo 5 del D.L. 6.12.2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla legge 22.12.2011, n. 214 e al conseguente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5.12.2013, n. 159 “Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE)”.
Gli elementi che compongono l’ISEE
Il DPCM 159/2013 afferma che l’indicatore della situazione economica (ISE) è la somma dell’indicatore della situazione reddituale (ISR) e del venti per cento dell’indicatore della situazione patrimoniale (ISP). L’ISEE è calcolato, con riferimento al nucleo familiare di appartenenza del richiedente come rapporto tra l’ISE e il parametro della scala di equivalenza corrispondente alla specifica composizione del nucleo familiare (SE). Gli elementi che concorrono alla formazione dell’indicatore sono, secondo il decreto: reddito patrimonio mobiliare patrimonio immobiliare nucleo familiare caratteristiche del nucleo familiare. La norma individua, quindi, criteri unificati di valutazione della situazione economica che devono essere prodotte a quegli enti, da parte dei soggetti che richiedano prestazioni o servizi sociali o assistenziali non destinati alla generalità dei soggetti o comunque collegati nella misura o nel costo a determinate situazioni economiche. La produzione della situazione avviene tramite la presentazione di una dichiarazione sostitutiva unica (D.S.U.).