La giusta comunicazione con il paziente in ambito sanitario.

comunicazione con il paziente

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Il ricovero presso una casa di cura o struttura sanitaria in generale รจ un avvenimento stressante che comporta un cambiamento notevole per lo stile di vita. I soggetti colpiti da malattia sono travolti da una forte corrente emotiva che puรฒ portare timori per la propria incolumitร  fisica, perdita di interessi, irritabilitร , dipendenza e bisogno di rassicurazione da parte degli altri. Conoscere la giusta comunicazione con il paziente e sapere come interagire con loro sono delle skills indispensabili per un Operatore Socio Sanitario (OSS) o Ausiliario Socio Assistenziale (ASA) che necessitano della giusta preparazione e di una conoscenza sempre aggiornata.

La relazione operatore-paziente รจ un aspetto fondamentale di questo profilo professionale. Capire chi รจ il soggetto con cui si ha a che fare e generare ciรฒ che viene definito una โ€œcomunicazione terapeuticaโ€ porta benefici da un punto di vista emotivo per il paziente, migliorando anche lโ€™efficienza lavorativa per lโ€™operatore.

Grazie allโ€™aiuto da parte della nostra esperta Laura Micol Bertagna, Psicologa e docente in โ€œcomunicazione come dinamica delle relazioni interpersonali e socialeโ€, abbiamo analizzato e individuato 5 punti fondamentali che possono aiutare una buona comunicazione con il paziente. Scopriamoli insieme!

  1. Osserva e comprendi lโ€™ambiente sanitario dal punto di vista del paziente.

Le strutture sanitarie provocano ansia e paura; ciรฒ non รจ dovuto solo alla distanza/separazione della famiglia e dalle abitudini quotidiane ma anche alla struttura e organizzazione di questโ€™ultima. I rumori, le notevoli limitazioni dello spazio personale, la quasi totale scomparsa delle propria intimitร  rendono queste strutture radicalmente diverse dallโ€™ambiente quotidiano/domestico e sono viste come impersonali e fredde. Il paziente reagisce allโ€™ambiente istituzionale con gli stessi comportamenti che รจ abituato a mettere in atto in qualsiasi altra situazione di ansia e stress. Chi in particolare รจ molto emotivo ha bisogno di un tempo maggiore perchรจ il livello dellโ€™ansia diminuisca a livelli accettabili.

I tipi di malati che possono manifestare i piรน alti livelli di stress e sintomi dโ€™ansia e depressione sono:

  • donne sotto i 40 anni;
  • degenti in osservazione e in attesa di diagnosi;
  • degenti con malattie neoplastiche o infettive;
  • degenti che soffrivano giร  prima del ricovero di stati ansiosi e/o depressivi;

Lโ€™operatore/ausiliario sanitario, comprendendo le difficoltร  di adattamento in un ambiente sanitario, puรฒ fornire un aiuto al paziente utilizzando alcune strategie:

  1. rassicurare e calmare il paziente nei momenti di timore;
  2. far sfogare liberamente le sue emozioni ed i suoi sentimenti attraverso il racconto;
  3. favorire la sua identificazione con persone che hanno giร  superato unโ€™esperienza analoga;
  4. aiutarlo ad elaborare progetti per il futuro, con lo scopo di prevenire qualsiasi tendenza a ritirarsi e a rinchiudersi eccessivamente in se stesso;
  5. fornirgli informazioni adeguate e chiare sul suo stato di salute e su quanto viene fatto in struttura per lui;
  6. Empatia: comprendi lo stato emotivo e in base alla fascia di etร  interagisci nel miglior modo possibile.

Lโ€™empatia รจ la capacitร  di mettersi nei panni dellโ€™altro, di comprendere appieno lo stato dโ€™animo altrui, รจ una capacitร  innata che fa parte dellโ€™esperienza umana indispensabile per un operatore socio sanitario o un ausiliario socio assistenziale.

Comprendere la situazione psicologica di chi sente avanzare lโ€™etร  รจ spesso segnata da sentimenti di frustrazione (cambiamenti in famiglia, cessazione del lavoro, riduzione degli interessi). Ne derivano comportamenti di tipo regressivo, ansioso, depressivo e aggressivo.

Le reazioni alla malattia e al ricovero in struttura per gli anziani presentano alcune caratteristiche:

  • lโ€™anziano vede accentuarsi la sua situazione di dipendenza e concentra lโ€™attenzione sul corpo e i suoi disturbi;
  • nella sua mente la malattia e il senso della propria inutilitร  coincidono;
  • il ricovero in ospedale o in una struttura residenziale acutizza tali sensazioni, riattivando nel malato un vissuto di emarginazione e di inutilitร  che induce alla depressione o ad atteggiamenti aggressivi o diffidenti verso chi lo assiste.

Generalmente la โ€œcrisiโ€ dellโ€™anziano, in uno stato di malattia conclamata, รจ diverso da ciรฒ che avviene in un giovane o in un adulto. Infatti รจ piรน una tensione interiore, il senso di impotenza che non lโ€™agito nei confronti del mondo esterno, quindi per lโ€™anziano รจ maggiore la sofferenza emotiva e lโ€™aspetto psico-affettivo che quello relazionale, rispetto ad un individuo giovane-adulto.

Differenze nella reazione alla malattia tra gli anziani e i โ€œgiovaniโ€ (adulti o bambini) :

  • nei giovani la malattia รจ avvertita e vissuta come un agente โ€œesternoโ€ al proprio stato abituale, come un intruso da combattere. Negli anziani, invece, รจ percepita come una condizione intrinseca alla propria vita quotidiana, quasi una parte di sรจ, per questo piรน sofferta, piรน ansiogena;
  • mentre nei giovani la morte รจ un โ€œFuturoโ€ lontano, negli anziani abbiamo ciรฒ che si dice teatralmente โ€œColloquio con la morteโ€, ossia un pensiero frequente, spesso profondamente vissuto, della propria fine che รจ โ€œPresenteโ€ e non si puรฒ tanto dimenticare o allontanare nel tempo;
  • i giovani, nello stato di male, vivono in funzione del โ€œdopo ricoveroโ€, con la fiducia nel ritorno ai loro interessi (amici, famiglia, lavoro etcโ€ฆ). Tale speranza si ripercuote fondamentalmente e positivamente nel vissuto di sofferenza. Gli anziani dopo essersi ammalati spesso non hanno questa speranza o fiducia nella ripresa di una vita serena. Da ciรฒ il rassegnarsi, il lasciarsi andare anche dal punto di vista organico, invece di collaborare o reagire per superare lo stato di crisi;
  • gli anziani, proprio perchรฉ generalmente piรน deboli e con minor  capacitร  di recupero, vivono con piรน difficoltร  le situazioni che richiedono nuovi adattamenti. Le situazioni che mettono in crisi il      loro equilibrio precario, tra cui il ricovero in ambienti ignoti.

Considerati tutti questi fattori si evidenzia come per lโ€™anziano il momento del ricovero necessiti di unโ€™accoglienza adeguata e di rassicurazioni . Eโ€™ di estrema importanza tener conto del suo vissuto psicologico-affettivo e le possibili ripercussioni che questi comportano nel decorso della malattia e nella collaborazione al processo di cura.

In altri termini dovremmo provare a far sรฌ che sulla rassegnazione-depressione prevalga ancora lโ€™interesse nel vivere. Sarร  utile quindi interessarsi a loro fin dai primi istanti del ricovero, aiutarli ad esprimersi, tollerarli nei loro comportamenti disturbanti (spesso frutto di paure o patologie), informarli con serenitร , e se possibile, rispettare certe abitudini, esigenze o caratteristiche peculiari della loro vita quotidiana. Eโ€™ importante che gli operatori assumano un atteggiamento empatico, confortante e disponibile che li rassicuri.

  1. Impara a interagire con chi soffre di demenza in modo efficace.

Un approccio unico e specifico riguarda i malati che soffrono di demenza. Con il termine โ€œdemenzaโ€ si indica una malattia che comporta la compromissione delle funzioni cognitive (quali la memoria, il ragionamento, il linguaggio, la capacitร  di orientarsi, di svolgere compiti motori complessi), tale da pregiudicare la possibilitร  di una vita autonoma. Ai sintomi che riguardano le funzioni cognitive si accompagnano quasi sempre alterazioni della personalitร  e del comportamento che possono essere comunque di entitร  piuttosto varia nel singolo paziente. Tra questi i piรน caratteristici sono sintomi psichici (ansia, depressione, ideazione delirante, allucinazioni), irritabilitร  o vera aggressivitร  (piรน spesso solo verbale, raramente fisica), insonnia, apatia, tendenza a comportamenti ripetitivi, riduzione dellโ€™appetito e modificazioni del comportamento tra cui la disinibizione sessuale.

Riuscire a comprenderne lo stato e capire come interagire รจ fondamentale ai fini di unโ€™efficace comunicazione. In base a studi specifici legati agli aspetti psicologici del ricovero diamo qualche consiglio utile su come avvicinare il malato di demenza, sia con tecniche di comunicazione verbale che non verbale:

  • Parlargli con chiarezza e molto lentamente (ma non in modo infantile);
  • Usare parole e frasi molto brevi, semplici e concrete (evitare metafore o detti);
  • Accompagnare il linguaggio verbale con una gestualitร  coerente;
  • Dargli un messaggio per volta;
  • Usare frasi affermative;
  • Cercare di adottare un approccio positivo;
  • Sedersi di fronte al malato, alla stessa altezza (mai posizioni di chiusura o predominanza) e cercare di incoraggiarlo a parlare;
  • Cercare di cogliere lโ€™emozione che esprime;
  • Evitare di sottolineare inutilmente gli errori;
  • Cercare di dargli aiuto e adattare il proprio stile di linguaggio;
  • Assicurarsi che la comunicazione non sia ostacolata da problemi fisici;
  • Stargli vicino tramite contatto fisico: tenere la mano o mano sulla spalla sempre in atteggiamento rispettoso, ad una distanza ravvicinata ma sociale;
  • Chiamarlo spesso con il suo nome;
  • Stabilire un contatto con lo sguardo;

Lโ€™inflessione e il tono della voce sono di estrema importanza. Per capire quello che stiamo dicendo, il malato di demenza si concentra su questi elementi, come pure sullโ€™espressione del nostro viso e persino sulla postura del corpo, comprendendone gli stati emotivi. Questo puรฒ essere molto utile, ma puรฒ anche portare a malintesi, in particolare quando il significato delle nostre parole non corrisponde a quello del linguaggio non-verbale (per es. se diciamo โ€œVa bene, non รจ colpa tuaโ€ mentre il tono della voce e lโ€™espressione del viso indicano che non va affatto bene, il paziente percepirร  il disappunto come messaggio principale). Il linguaggio non verbale puรฒ aiutarci a capire quello che il malato ci vuol dire anche oltre le parole. Possiamo comunicare tanto attraverso un semplice sguardo o un sorriso, come pure coi gesti.

  1. Conoscere e applicare altre tecniche di comunicazione: per immagini e simboli.

Si chiamano CAA (comunicazione aumentativa alternativa) e sono delle vere e proprie tecniche di comunicazione che utilizzano immagini e simboli. Servono per interagire al meglio con i pazienti e per mantenerli attivi da un punto di vista razionale, permettendo di esprimere i propri bisogni la dove non siano piรน in grado di esprimerli verbalmente (soprattutto in soggetti afasici per demenza, per danno neurologico, o per soggetti con disabilitร  sensoriale).

Come usare la lettura, la scrittura e le immagini o simboli:

  • Controllare regolarmente se il paziente รจ ancora in grado di leggere e di capire un messaggio scritto;
  • Lasciare foglietti promemoria (con un solo messaggio per foglietto) o un immagine per aiutare il ricordo;
  • Usare simboli che non siano troppo astratti e associare simboli, immagini e fotografie per facilitare la comprensione di un messaggio scritto;
  • se il paziente non รจ piรน in grado di leggere utilizzare simboli e fotografie;
  1. Instaurare una buona relazione con la famiglia del paziente.

Relazionarsi con lโ€™utenza significa relazionarsi anche con il contesto sociale, culturale e soprattutto familiare in cui la stessa รจ inserita. Questo contesto puรฒ assumere svariate forme, ma non va nรฉ dimenticato nรฉ sottovalutato.

Gli operatori sanitari, oltre ad essere in relazione con lโ€™utente, devono gestire i rapporti anche con i membri della famiglia o, nella peggiore delle ipotesi, non gestirli per un completo disinteressamento dei familiari nei confronti dellโ€™utente. Lโ€™operatore deve saper osservare, comprendere, comunicare, valutare i vari vissuti, ma soprattutto non dovrebbe mai giudicare.

La preparazione in ambito sanitario

Tutti questi aspetti sono di fondamentale importanza per ricoprire il ruolo di operatore sanitario (operatore socio sanitario o ausiliario socio assistenziale). Gli aspetti legati allโ€™assistenza sanitaria devono di certo tener conto dellโ€™aspetto tecnico operativo (tecniche di intervento sanitario, igiene, fisiatria, riabilitazione, mobilitร  e trasporto), ma รจ altrettanto importante lโ€™aspetto psicologico e relazionale, fondamentale per un concetto di salute che non si traduca ai meri aspetti fisiologici. Per questo conoscere come comunicare con il paziente e apprendere le dinamiche delle relazioni interpersonali รจ diventato essenziale.

Questo e molto altro viene approfondito e affrontato con esperti del settore durante i percorsi di formazione in ambito sanitario, nello specifico nei corsi OSS e ASA.

Ringraziamo la Dottoressa Bertagna per il suo prezioso sostegno nellโ€™affrontare queste tematiche.

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